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Giovani in vetta 2022: vivere la montagna in prima persona

Questo l’obiettivo dell’iniziativa per promuovere tra i giovani la passione per la montagna e la natura svoltasi quest’anno al Parco Naturale Puez-Odle

La due giorni dedicata al rapporto tra i giovani e la montagna è giunta all’ottava edizione ed il frutto del lavoro congiunto della Rete delle Aree Alpine Protette (ALPARC) alla quale aderiscono i sei Paesi alpini Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera. In Alto Adige l’iniziativa "Giovani in vetta" è stata promossa dall'Ufficio Natura, dall’Alpenverein Südtirol (AVS) e dal Club Alpino Italiano (CAI). Obiettivo anche per l’edizione 2022 svoltasi nello splendido scenario del Parco Puez-Odle, l'area protetta che si estende nei Comuni di Badia, Corvara, San Martino in Badia, Funes, Santa Cristina, Ortisei e Selva di Val Gardena, quello di rafforzare il legame delle giovani generazioni con la natura e le aree protette, creare consapevolezza sui temi della protezione della natura e dell'ambiente, rafforzare la solidarietà, condividere le esperienze di gruppo e coinvolgere gli stakeholder alpini in questa iniziativa unica e unificante.

Traguardi raggiunti anche nell’edizione 2022, dedicata al tema comune "L'acqua in tutte le sue forme". Per l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer, competente nell’ambito dei parchi naturali, "riuscire a coinvolgere giovani provenienti da situazioni di vita diverse in un'avventura comune è il primo scopo di questa iniziativa. "Un’esperienza arricchita dall’esperienza e la passione dei “Ranger”, i supervisori che prestano il loro servizio nei vari parchi naturali della nostra provincia, che grazie al loro lavoro fanno in modo che queste esperienze condivise rafforzino la responsabilità comune nei confronti della natura e del paesaggio culturale", ha sottolineato Hochgruber Kuenzer. 

Due giorni ad alta quota

I partecipanti, guidati anche dai Ranger junior che hanno completato la formazione l'anno scorso, hanno percorso un itinerario mozzafiato partendo dal Passo delle Erbe fino alla Forcella del Sas Putia, addentrandosi nella storia della terra, cercando fossili marini e osservando da vicino le piante che si sono adattate alle condizioni estreme del luogo. Di seguito la comitiva ha proseguito il suo cammino lungo l'Alta Via delle Dolomiti n. 2 fino al Rifugio Genova, da dove i giovani escursionisti hanno poi affrontato un sentiero al tramonto sul Col di Poma, a quota 2422 metri. Dopo una notte trascorsa in quota al Rifugio Genova, la giornata conclusiva di escursioni è proseguita lungo un sentiero che conduce sul Giogo della Croce/Kreuzjoch fino alla Malga Zannes. Poi la comitiva si è addentrata fino al Rio Funes per effettuare alcuni studi sull’acqua e scoprire quali varietà di pesci si sono ambientate in questo torrente.

“Quando i giovani si lasciano coinvolgere in questo esperimento possono sentirsi davvero parte della natura, comprendendo quanto sia importante mantenere gli equilibri naturali”, evidenzia Andrea Leiter, responsabile del Centro visite del Parco Naturale Puez-Odle. Il Direttore dell’Ufficio Natura, Leo Hilpold, rimarca:Questi progetti sono molto fruttuosi a lungo termine e contribuiscono a far sì che i giovani, con il loro entusiasmo, diventino cittadini attivi nella conservazione degli habitat naturali”.


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red/mac/tl