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Conservazione del paesaggio: domande di finanziamento solo digitali

Tutte le richieste di contributo potranno essere fatte solo sul portale MyCivis. Domande entro il 30 aprile 2023. L’assessora Hochgruber Kuenzer: “Incentivo per coloro che hanno a cuore il paesaggio”.

A partire dal 1° febbraio 2023, le domande di finanziamento nel settore della tutela del paesaggio potranno essere presentate solo attraverso il portale myCIVIS. "La digitalizzazione di questa procedura amministrativa è una grande sfida", ha sottolineato l'assessore provinciale Maria Hochgruber Kuenzer nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi (30 gennaio) a Bolzano. "Tuttavia tale procedura consente un'elaborazione più razionale, a vantaggio dei cittadini e dell'amministrazione".

Lo scorso anno la Provincia di Bolzano ha concesso quasi 3 milioni di euro di contributi in favore della conservazione del paesaggio: il 43%  è stato utilizzato per le recinzioni in legno, il 25% per i tetti in scandole e un altro 23% per i muri a secco. Per i progetti al di fuori delle aree protette saranno disponibili circa 2,5 milioni di euro, mentre circa 500.000 euro sono destinati per progetti all'interno delle aree protette. Nel 2022 sono state ricevute ed elaborate 659 domande di finanziamento.

Investimenti nel paesaggio e nella sicurezza

I contributi concessi, come noto, riguardano la conservazione e la riqualificazione dei paesaggi culturali tradizionali. "I progetti ammissibili sono elementi del paesaggio culturale che andrebbero persi senza il sostegno pubblico", ha rimarcato Hochgruber Kuenzer. Vengono concessi incentivi per la conservazione di tetti in scandole o ricoperti con paglia, steccati in legno tradizionali e muri a secco. Grazie a questi interventi. inoltre, viene, promossa la corretta manutenzione dei canali di irrigazione naturale e, all'interno delle aree protette, il mantenimento dei sentieri escursionistici e dei relativi accessi. "Gli elementi tradizionali contribuiscono a creare un paesaggio vario e unico. Tuttavia, non sono solo belli da vedere ma, come nel caso dei muri a secco su terreni scoscesi, sono anche essenziali per la sicurezza", ha spiegato l’assessora competente. "Chi investe nella conservazione e nel miglioramento del paesaggio tradizionale, sapendo che non vi è alcun obbligo in tal senso, va sostenuto", ha evidenziato l'assessora competente. 

La digitalizzazione grande novità del 2023

Come ha voluto ricordare Horand Ingo Maier, direttore dell'Ufficio amministrativo Territorio e Paesaggio, “il regime di contributi per la tutela del paesaggio esiste dagli anni '70, cioè da circa mezzo secolo. Periodicamente, e dunque anche per l'anno 2022, si è proceduto ad una revisione sostanziale dei criteri di ammissibilità dei contributi per la gestione del paesaggio, approvati dalla Giunta provinciale nel febbraio dello scorso anno”. Le linee guida sono state semplificate e rese più accessibili ai cittadini, in modo da poter essere una guida per i richiedenti", ha spiegato Maier. Tale revisione prevede, inoltre, la fatturazione elettronica e un adeguamento delle aliquote contributive, all'interno e all'esterno delle aree protette”.

Domande di contributo entro il 30 aprile 2023

Con la digitalizzazione della procedura di assegnazione dei contributi per la gestione del paesaggio, nel 2023 è prevista un'ulteriore novità. Barbara Brugger dell'Ufficio amministrativo Territorio e Paesaggio ha spiegato le singole fasi della domanda digitale. "Il servizio in myCIVIS sarà attivato il 1° febbraio. Le parti interessate avranno tre mesi di tempo, fino al 30 aprile 2023, per presentare domande di finanziamento per progetti o oggetti, sia all'interno che all'esterno delle aree protette", ha sottolineato Brugger. In ogni caso, la domanda va presentata prima dell'avvio dei lavori. A tal fine è necessaria un'identità digitale (SPID o carta d'identità elettronica CIE). Gli imprenditori agricoli devono accedere al servizio come persona giuridica e non come privato.

La procedura di assegnazione dei contributi è stata completamente digitalizzata in collaborazione con il Dipartimento provinciale per l'informatica, Informatica Alto Adige (SIAG), l'Ufficio Parco nazionale dello Stelvio e l'Ufficio Natura. 


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