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Zanzara tigre: prevenire è la strategia migliore

Con l’aumento delle temperature cresce il rischio di proliferazione della zanzara tigre. Vettorato: “fondamentale la collaborazione della popolazione". I consigli del Laboratorio biologico.

Con l’arrivo della bella stagione si ripresenta anche il problema della zanzara tigre. “Per tenere sotto controllo la proliferazione di questo insetto invasivo e molto aggressivo è necessaria la collaborazione di tutti", sottolinea l'assessore provinciale all'ambiente Giuliano Vettorato. "Che si tratti di balconi, cortili, parchi e giardini,  è necessario evitare ogni piccolo ristagno d’acqua all'aperto. Senza la collaborazione attiva di tutta la popolazione, le misure di prevenzione messe in atto sul suolo pubblico risulterebbero poco efficaci.”, sottolinea l'assessore competente.

Diffusione e attività di monitoraggio

“In questi ultimi giorni si registra un aumento di uova nei siti di campionamento e le larve sono pronte a mutarsi in zanzare adulte nel giro di 2-3 settimane. periodo che si dimezza con l’arrivo del caldo”, spiega Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico. “Il monitoraggio, che viene effettuato da aprile a ottobre, prevede il posizionamento nel verde pubblico di ovitrappole, le quali ricreano un luogo ideale per la deposizione delle uova da parte delle zanzare tigre. Il numero di uova depositate fornisce informazioni sulla densità della presenza dell’insetto nei vari punti di campionamento e permette quindi una stima indiretta della sua diffusione sul territorio", spiega Stenico. "Dall'avvio del monitoraggio nel 2013, il numero medio di uova è aumentato di circa dieci volte. Le zone più colpite sono il fondovalle da Merano a Salorno, la Bassa Atesina e la Val d’Isarco (fino a Varna)”, conclude Stenico. 

Un problema per la salute pubblica

La zanzara tigre può trasmettere virus e diventare perciò un problema per la salute pubblica. Nella maggior parte dei casi si tratta di malattie, quali la febbre Dengue, Chikungunya o il virus Zika, importate dopo il rientro da un soggiorno in paesi tropicali, come ad esempio Sud-Est asiatico, Africa, America centrale, Sud America e Caraibi. Che si tratti di balconi, cortili, giardini, orti, cimiteri o parchi, da maggio a ottobre bisogna evitare assolutamente ogni ristagno d’acqua all'aperto. La zanzara tigre, infatti, depone le uova nelle immediate vicinanze dell'acqua stagnante. Dopo la schiusa delle uova, le larve si dirigono verso l’acqua per nutrirsi e svilupparsi attraverso vari stadi fino alla zanzara adulta. Un esemplare adulto nato in primavera, può dar vita a miliardi di altre zanzare nei mesi estivi.

Usare prodotti specifici contro le larve

Dove non sia possibile evitare i ristagni d’acqua, ad esempio nel caso di tombini o scarichi, è necessario utilizzare i larvicidi che sono prodotti specifici, la cui azione dura da una a quattro settimane. “L’utilizzo di larvicidi”, fa presente Alberta Stenico, “deve essere effettuato con particolare attenzione, rispettando le misure di precauzione e le modalità d’uso prescritte”. I larvicidi possono essere acquistati nei consorzi agrari, ma anche nelle giardiniere e nelle farmacie. Perché il trattamento sia efficace, i larvicidi dovranno essere impiegati nell'intera area urbanizzata. Ai Comuni spetta il trattamento sul suolo pubblico, mentre nelle aree private è compito dei proprietari o degli amministratovi di condominio.

Ulteriori informazioni utili sulla zanzara tigre sono disponibili sul portale ambiente nella sezione zanzara tigre.


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