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#Bilancio18_23 (3/4): promuovere tutela del paesaggio con i contributi

Dal 2018 la Provincia ha stanziato quasi 3 milioni per la tutela del paesaggio. "Linee guida pensate per essere più a misura di cittadino", ha spiegato nel suo bilancio l'assessora Hochgruber Kuenzer.

La salvaguardia del paesaggio rurale è di grande importanza in Alto Adige: dal 1975, sulla base della legge "Tutela del paesaggio", e ora con la nuova legge provinciale "Territorio e paesaggio", vengono concessi contribuiti per il mantenimento e la valorizzazione del paesaggio tradizionale altoatesino. Lo ha ricordato oggi (3 luglio) l'assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer nel suo incontro con la stampa a Palazzo Rottenbuch, a Bolzano, in vista della conclusione dell'attuale legislatura. "Anche negli ultimi cinque anni la Giunta provinciale ha attribuito grande importanza al mantenimento e alla cura del paesaggio", ha affermato l'assessora.

Nel solo 2022 sono stati concessi contributi per quasi 3 milioni di euro destinati al mantenimento del paesaggio: il 43% delle domande riguardava steccati in legno tradizionali, il 25% il mantenimento di tetti in scandole e un altro 23% i muri a secco. Nel 2022 sono stati concessi circa 2,5 milioni di euro per progetti al di fuori delle aree protette, mentre circa 500.000 euro sono stati destinati a progetti nelle aree protette. Sempre lo scorso anno sono pervenute e sono state elaborate 659 domande di finanziamento. "Cifre che dimostrano come il programma di tutela del paesaggio della Ripartizione provinciale Natura, Paesaggio e Sviluppo del territorio continua a suscitare vivo interesse", ha sottolineato Kuenzer.

Investimenti nel paesaggio e nella sicurezza

I progetti ammissibili ai finanziamenti riguardano elementi del paesaggio culturale che rischierebbero di andare persi in mancanza di sovvenzioni pubbliche. Si tratta di vari tipi di tetti in scandole, steccati tradizionali in legno e muri a secco di valore paesaggistico e naturale. Vengono sostenuti anche il mantenimento dei canali di irrigazione naturali e, all'interno delle aree protette, la corretta manutenzione degli accessi e dei sentieri escursionistici. Gli elementi paesaggistici tradizionali non sono però solo belli da vedere ma, come nel caso dei muri a secco su terreni scoscesi, anche essenziali per la sicurezza, ha spiegato l'assessora provinciale competente.

Revisione dei criteri di finanziamento e digitalizzazione delle procedure

Nel 2022 è stata attuata una revisione sostanziale dei criteri di ammissibilità dei contributi per la gestione del paesaggio per renderli "a prova di futuro", ha dichiarato Hochgruber Kuenzer. Le aliquote di contributo all'interno e all'esterno delle aree protette sono stati adeguati e le linee guida sono state complessivamente semplificate e concepite per essere più a misura di cittadino, in modo da fornire un vademecum a chi ne fa domanda.

A partire dal 1. febbraio 2023, inoltre, la procedura di assegnazione dei contributi per la tutela del paesaggio è stata completamente digitalizzata. "Ciò consente un'elaborazione più snella delle domande a vantaggio dei cittadini e dell'amministrazione", sottolinea l'assessora provinciale. È stata così tracciata la strada per "continuare a sostenere chi, volontariamente, investe nella conservazione e nella valorizzazione del paesaggio tradizionale dell'Alto Adige", conclude Hochgruber Kuenzer.


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