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Laimer: “La lotta alle polveri fini richiede il contributo di tutti”

Secondo l’assessore provinciale all’Ambiente, “l’incessante inquinamento da polveri sottili richiede misure concrete da parte dei Comuni al fine di migliorare la situazione, anche se questo può disturbare. Non serve a niente il rimpallo di responsabilità tra Provincia e Comuni, dato che il piano di azione emesso già nel marzo 2003 dalla Giunta provinciale ha dotato le municipalità degli strumenti necessari per affrontare questa situazione. Inoltre, gli esperti dell’APPA stanno facendo il loro meglio, in questi giorni, per offrire la migliore consulenza a sindaci e responsabili comunali sulle misure da adottare nell’ambito della politica dei trasporti locale”.

Il piano d’azione emesso dalla Giunta provinciale con il decreto nr. 7 del 31 marzo 2003 ha dotato i Comuni di strumenti flessibili e responsabili per avviare le misure necessarie in caso di superamento dei valori limite di inquinamento dell’aria. Tali valori limite sono stati continuamente ribassati nel corso degli anni, al fine di tutelare al meglio la salute della cittadinanza. “Per questo”, spiega l’assessore all’Ambiente Michl Laimer intervenendo sul problema dell’incessante inquinamento da polveri sottili che riguarda molte zone della provincia, “sono più che mai necessari interventi concreti e radicali dei responsabili decisionali a livello locale”.

Ora è indispensabile”, prosegue l’assessore Laimer, “che, a fronte della cattiva qualità dell’aria, i Comuni facciano seguire alle molte parole spese finora fatti concreti, vale a dire misure per il contenimento del traffico”. Da parte sua, l’assessore vede invece come suo compito la presentazione nel più breve tempo possibile di un piano della qualità dell’aria che preveda una realizzazione per gradi degli obiettivi prefissati, ed incarichi Comuni ed autorità sovracomunali di realizzare programmi per la riduzione delle diverse fonti di inquinamento ambientale a livello locale.

Nell’immediato, però, lo strumento da adottare è il piano d’azione grazie al quale i Comuni possono migliorare la qualità dell’aria, in caso di forte presenza di agenti inquinanti, tramite misure d’emergenza. I Comuni hanno infatti la possibilità di introdurre misure preventive nel caso di raggiungimento di determinati valori. A questo proposito, l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente è a disposizione degli amministratori comunali per consigli e consulenze al fine di predisporre idonee misure di politica del traffico che aiutino a ridimensionare l’acuta situazione attuale. Concretamente, si tratta anche di decidere quando, dove e per quale tipo di veicoli indire un divieto di circolazione: la rosa delle possibilità va dal divieto totale per i diesel senza catalizzatore fino all’utilizzo di automobili dotate di filtro per il particolato  ed alla trasformazione più rapida possibile delle vetture del parco veicoli comunale in mezzi a metano. In prima linea, queste misure dovrebbero riguardare i centri provinciali a più alto traffico, cioè Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico, ma anche interi circondari potrebbero essere coinvolti.

Infine, anche se il piano d’azione elaborato dalla Giunta è un ottimo strumento per i Comuni al fine di affrontare situazioni di pesante inquinamento dell’aria, “c’è bisogno tuttavia anche di una collaborazione fra Provincia, Comuni e Comunità comprensoriali, ed anche di una profonda riflessione da parte di ogni singolo cittadino, al fine di affrontare il problema alla radice”, è convinto l’assessore Laimer. L’alleggerimento del traffico dipende infatti anche dalla scelta consapevole di ciascuno di muoversi senza auto per andare al lavoro, o di trovare una soluzione alternativa per accompagnare i bambini a scuola. “Una cosa è certa”, conclude Michl Laimer: “i cambiamenti profondi e radicali danno sempre un po’ fastidio, ma quando ne va della salute di tutti la richiesta di un piccolo sacrificio personale è sempre legittima”.

MC