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Prima riunione del nuovo Comitato VIA

Si è riunito oggi per la prima volta il nuovo Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale, recentemente nominato dalla Giunta provinciale. Composto da otto membri, di cui tre nuovi, il Comitato ha valutato due progetti relativi ad una centrale elettrica nel comune di Valle Aurina e ad una pista da sci nella zona Ladurns.

Il Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale - VIA è un organo permanente della Provincia composto da 8 membri, i quali possono di volta in volta essere integrati da esperti in determinate materie. Esso è nominato dalla Giunta provinciale e rimane in carica per l’intera legislatura. Recentemente l’esecutivo ha provveduto a nominare il nuovo Comitato, confermando cinque dei precedenti membri.

Esso è composto dal dott. Walter Huber, direttore dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente e presidente del Comitato (membro sostituto: Erwin Meraner), dall’ing. Anton Aschbacher, rappresentante della Ripartizione Urbanistica e vicepresidente del Comitato (membro sostituto: arch. Leonardo Tomasi), dal nuovo entrato dott. Lino Wegher, rappresentante della Ripartizione Sanità (m.s. dott. Josef Simeoni), dall’arch. Adriano Oggiano, rappresentante della Ripartizione Natura e Paesaggio (m.s. dott. Enrico Brutti), dal p.i. Norbert Lantschner, rappresentante dell’Ufficio provinciale Aria e rumore (m.s. p.i. Paul Gänsbacher), dal geom. Ernesto Scarperi, rappresentante dell’Ufficio Tutela acque (m.s. p.i. Paolo Profaizer), e dai nuovi entrati Roman Zanon, esperto esterno nel campo della tutela della natura e dell’ambiente (m.s. dott.ssa Verena Debiasi), e Josef Oberhofer, esperto esterno nel campo della tutela della natura e dell’ambiente (m.s. dott. Klaus Peter Dissinger).

L’obbligatorietà di sottoporre determinati progetti al Comitato è evidenziata nella legge provinciale nr. 7/1998, che specifica quali interventi ambientali debbono seguire questa procedura: fra questi, centrali termiche con potenza maggiore di 300 MW, acciaierie, impianti chimici integrati, impianti di smaltimento dei rifiuti, sistemi di estrazione di acque freatiche per più di 10 milioni di metri cubi, determinati impianti industriali, malghe con più di 200 capi di bestiame, cave che forniscono più di 100.000 metri cubi di materiale l’anno. In tutti questi casi, il committente elabora, con l’eventuale consulenza da parte di un gruppo di lavoro della VIA, uno Studio di Impatto Ambientale (SIA), che presenta all’Ufficio VIA dell’APPA. SIA e progetto rimangono per 30 giorni presso il Comitato ed il Comune interessato, in modo che tutti i cittadini possano dare il proprio parere, quindi passano alla vera e propria discussione all’interno del Comitato. Quest’organo dà un parere che non è vincolante: la decisione definitiva spetta alla Giunta provinciale.  Oltre all’approvazione ed alla rigettazione del progetto, il Comitato può anche procedere ad approvarlo con determinate condizioni, vale a dire parziali modifiche o integrazioni di quanto proposto.

Venendo alla seduta di oggi, il primo progetto analizzato riguarda una centrale elettrica da 4.400 kw in località S. Pietro, presso l’Aurino, nel comune di Valle Aurina. La presa d’acqua sarà a 1.328 metri s.l.m., e l’energia sarà fornita da un salto di 179 metri. Il bacino imbrifero è di 87 km2. La quantità di acqua residua prevista è di 4 l/s per km2, cioè 325 l/s in totale, di cui il 25% variabile. L’impianto, costruito a livello sotterraneo, produrrà 31 milioni di kwh. A partire dalla presa d’acqua, l’acqua entrerà in un cunicolo dotato di filtro per la sabbia, poi correrà per un tratto all’aperto e, quindi, di nuovo in tubature. “Per il resto”, spiega Walter Huber, direttore del Comitato, “non sussistono vincoli particolari, dato che l’impianto sarà al margine esterno della zona protetta del Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina, e non toccherà alcuna fonte di acqua potabile”. Il Comitato ha previsto però delle misure compensative, quali la chiusura di una centralina elettrica da 29 kw presso S.Giovanni, il risanamento di un biotopo e di una discarica, ed una scaletta per i pesci nel tratto considerato.

Il secondo punto riguarda la determinazione di una pista da sci presso Ladurns, nel comune di Brennero, con un serbatoio per l’impianto di innevamento da 28.600 metri3, sopra il quale, a 1.600 metri di altitudine,  sarà realizzata una struttura antislavine. “L’intervento più invasivo”, spiega il dott. Huber, “riguarda l’abbattimento di 6 ettari di bosco”. Sarà inoltre rimossa una piccola collina a valle.

 

MC