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Da Roma l'ok ai nuovi confini del Parco nazionale dello Stelvio

La Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni, riunitasi oggi (giovedì 29) a Roma e alla quale ha partecipato l'assessore provinciale Hans Berger, ha dato parere favorevole alla riperimetrazione del Parco nazionale dello Stelvio, proposta dal ministro dell'ambiente Matteoli su richiesta della Provincia di Bolzano. I nuovi confini riguardano infatti direttamente l'Alto Adige.

L'assessore provinciale Hans Berger ha rappresentato in sede di Conferenza unificata le ragioni della Provincia di Bolzano, che da tempo chiede con il presidente Durnwalder una revisione dei confini del Parco nazionale sul versante altoatesino con l'esclusione dall'area del Parco di una zona già antropizzata del fondovalle della val Venosta, nel rispetto della salvaguardia del territorio. La Conferenza unificata, chiamata per legge a fornire un parere tecnico sulla proposta del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, ha dato oggi via libera alla riperimetrazione dell'area protetta. È prevista l'esclusione dal Parco di circa 2600 ettari relativi al fondovalle della val Venosta e dell'abitato di Santa Geltrude in val d'Ultimo, territori fortemente antropizzati e caratterizzati da insediamenti artigianali nonché da coltivazioni agricole. Ora il ministro competente firmerà gli appositi decreti.

Due importati decisioni della seduta romana hanno riguardato l'agricoltura. Da un lato la richiesta delle Regione di un aumento dei mezzi prelevati dal fondo di soldarietà dello Stato destinati a coprire i danni causati da maltempo e siccità. Attualmente gli aiuti statali raggiungono solo il 4,7 per cento dell'impegno finanziario necessario. Dopo la nuova richiesta delle Regioni, il Governo si riserva di farla esaminare dal Ministero delle Finanze. 

Si è discusso infine delle modalità di pagamento dei premi per la produzione di latte dopo il varo della riforma agraria. "Il tempo purtroppo stringe - spiega l'assessore Berger - e entro il 17 maggio vanno inoltrate le domande." In Alto Adige se ne occuperanno la Ripartizione provinciale Agricoltura e il Bauernbund/Unione agricoltori. Ai circa 6500 contadini interessati spetta una compensazione di massimo 11,3 € pro tonnellata di latte prodotto.

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