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Tutela degli insiemi in Alto Adige: via ai lavori

La tutela degli insiemi in Alto Adige entra nella fase operativa. Sono in vigore i criteri per l'attribuzione del vincolo di tutela dell'insieme e anche lo specifico comitato di esperti si è insediato: lo compongono l'urbanista Virna Bussadori come rappresentante della Ripartizione provinciale Urbanistica, il sovrintendente Helmut Stampfer (Ripartizione Beni culturali) e il direttore di Ripartizione provinciale Roland Dellagiacoma (Ripartizione Natura e paesaggio).

Le linee guida approvate in aprile dalla Giunta provinciale sono chiare e dovranno, come sottolinea l'assessore provinciale Michl Laimer, "riempire di contenuti la normativa varata nel 1997 sulla tutela degli insiemi." Gruppi di edifici, monumenti, piazze ed elementi naturali, parchi e giardini, spazi liberi e specchi d'acqua sono oggetto della tutela degli insiemi, per il loro interesse scientifico, storico, artistico e legato alla cultura locale. Secondo le linee guida della Provincia, la tutela degli insiemi è prevista nel piano urbanistico comunale o nei piani di attuazione sulla base di 10 specifici criteri, qualora l'insieme risponda ad almeno 2 di questi: si va dal valore storico al carattere pittoresco, dal carattere monumentale (la disposizione delle costruzioni in rapporto reciproco e col paesaggio), fino al permanere della tipologia edilizia. La tutela si concentra in particolare sull'aspetto esteriore e complessivo.

Il primo passo tocca ora ai Comuni, che sulla base dei nuovi criteri sono chiamati ad individuare le aree da tutelare e a trasmettere entro due anni l'elenco degli elementi da sottoporre a tutela. Il Comitato provinciale di esperti valuterà le proposte dei Comuni sul piano tecnico-specialistico, provvederà ad eventuali integrazioni e darà quindi via libera alla messa sotto tutela. Una volta approvato l'elenco, il singolo Comune avrà sei mesi di tempo per inserire nel Puc o nel piano di attuazione l'insieme da tutelare. Successivamente il Puc così modificato passerà all'esame della Commissione urbanistica e all'approvazione finale da parte della Giunta provinciale.

Gli elementi d'insieme proposti al Comitato di esperti sono da quel momento già soggetti a una tutela provvisoria e determinati interventi edilizi non possono essere realizzati fino alla decisione finale della Giunta. Deroghe sono previste nei casi di concreti pericoli che possano danneggiare o pregiudicare lo stato dell'insieme. Alcuni Comuni, come Bolzano o Merano, hanno già elaborato le loro proposte di insiemi degni di tutela, mentre il Comitato di esperti sta lavorando anche sul piano della sensibilizzazione e della consulenza: "La popolazione deve capire che tutela degli insiemi e tutela dei beni culturali sono due cose diverse, per le quali non valgono le stesse norme", spiega l'assessore Laimer.

pf