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Moria di pesci nella Fossa grande di Caldaro

È stata riscontata oggi (mercoledì 18) una massiccia moria di pesci nel tratto della Fossa grande di Caldaro poco a monte dell’impianto di depurazione di Termeno: i tecnici della Provincia sono intervenuti per i primi sopralluoghi e i prelievi del caso. Le ispezioni e le analisi proseguono domani (giovedì 19) e solo allora si potrà risalire con esattezza alle cause del danno ambientale, ma il ritrovamento di tre sacchetti di un funghicida tossico per i pesci fa pensare ad un gesto irresponsabile.

Le immagini della moria di pesci nella Fossa grande di Caldaro
Su comunicazione del gestore dell’impianto di depurazione di Termeno, a sua volta avvertito dal Comune di Termeno, in mattinata i tecnici provinciali dell’Ufficio Tutela delle acque e dell’Ufficio Caccia e pesca sono intervenuti nella zona della Fossa grande di Caldaro. È stata riscontata una massiccia moria di pesci nel tratto poco a monte dell’impianto di depurazione, in direzione del lago e fino a 50 metri a valle dello scarico del magazzino di frutta Egma.
La moria di pesci si estendeva su un tratto di 2-3 km, con decine e decine di pesci morti delle varie specie: anguilla, carassio, scardola e triotto.

L’inizio della moria è stato localizzato alcuni km a valle del lago. I tecnici provinciali hanno subito effettuato gli appositi prelievi di campioni d’acqua, assieme agli esperti del Laboratorio chimico provinciale, per cercare di risalire alle cause della moria. Le ipotesi da verificare sono diverse: si era pensato a una mancanza di ossigeno causata dalle alte temperature e dalla poca acqua, ma il ritrovamento nella Fossa grande di tre sacchetti di funghicida fa concretamente credere che qualcuno possa averli gettati in acqua e che un sacchetto abbia perso parte del contenuto. Si tratta infatti di un funghicida tossico per i pesci.

Domani verranno comunque condotte altre ispezioni per stabilire con esattezza le cause della moria. Durante il sopralluogo odierno i pesci morti sono stati prelevati e inviati per le analisi all’istituto zooprofilattico. I risultati sono attesi nei prossimi giorni. Al sopralluogo hanno partecipato Werner Strobl (ufficio Tutela acque), il dott. Andreas Lotz del Laboratorio chimico e Andreas Springeth dell’ufficio Caccia e pesca. La Provincia valuta ora anche la possibilità di presentare denuncia contro ignoti.

pf

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