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Primo piano paesaggistico del Comune di Glorenza

Approvato la settimana scorsa dalla Ia Commissione Tutela del Paesaggio, esso prevede tra l’altro la tutela delle zone circostanti le mura della città, del fondovalle umido e dei dintorni della Muta di Malles.

 

La città di Glorenza ha il suo primo Piano paesaggistico. Esso non riguarda, però, tutto il territorio comunale, bensì solo le zone che non ricadono all’interno del Parco nazionale dello Stelvio, secondo i nuovi confini. Le altre aree rimangono infatti sottoposte alle norme di tutela in vigore per il Parco stesso. Il documento, elaborato su incarico dell’Ufficio provinciale Ecologia del paesaggio ed approvato dalla Ia Commissione provinciale per la Tutela del Paesaggio, considera un  territorio di circa 13 km quadrati. Ora sarà trasmesso al Comune per gli eventuali rilievi, prima di arrivare in Giunta provinciale per l’approvazione definitiva.

Secondo il Piano, è necessario tutelare la zona antistante le mura della città, il fondovalle umido con resti di bosco ripariale a sud di Glorenza ed i primi dintorni della Muta di Malles. “La definizione di queste aree quali zone di rispetto”, spiega il direttore dell’Ufficio Ecologia del Paesaggio, Martin Schweiggl, “permetterà di mantenere libera la visuale sulle mura medievali e su un insediamento tipico dell’Alta Venosta”.

Anche il tratto nel comune di Glorenza dell’ontaneto di Sluderno, bosco definito “biotopo” già dal 1976, entra con questo Piano a far parte dell’area protetta. La torbiera bassa lungo la strada verso Sluderno, in aperto contrasto con le superfici agricole circostanti intensamente coltivate, viene invece dichiarata “monumento naturale”. Questo comporterà, in caso di falciatura dell’area, un aumento dei premi previsti a livello provinciale. Il Piano prevede, infine, anche una tutela generale per alberi, strade lastricate, muri a secco e argini in pietra.

MC