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Direttori VIA: ultimi ritocchi al progetto di circonvallazione di Ora

Fra i 26 progetti analizzati oggi dai direttori degli uffici provinciali competenti per la VIA, anche quello della circonvallazione di Ora. I lavori inizieranno presumibilmente l’anno prossimo.

 

Nella seduta di questa mattina, i direttori degli Uffici provinciali competenti per la VIA – Valutazione di Impatto Ambientale – hanno analizzato ben 26 progetti. Il primo era quello esecutivo della circonvallazione di Ora. “Il progetto”, spiega il direttore della Conferenza Walter Huber, “presenta alcuni punti problematici. Fra gli altri, è stata discussa la prevista interruzione della ciclabile Castelfeder, e sono state chiarite le esigenze relative alle acque di scolo ed ai bacini di deposito”. Tutte le questioni critiche sono state quindi superate, tranne quella riguardante le superfici dove installare i cantieri e dove deporre il materiale: alcune di queste devono essere meglio valutate e visionate. Una volta risolto questo problema, il progetto potrà essere approvato definitivamente. Si procederà quindi con la procedura d’appalto e con l’assegnazione dei lavori, che presumibilmente cominceranno l’anno prossimo.

I direttori hanno poi approvato  il progetto della Comunità comprensoriale Val Venosta per la bonifica della ex discarica “An der Sand”, nel comune di Sluderno. La superficie della discarica, che raccoglieva anche fanghi industriali, si trova per il 30% in biotopo. I lavori procederanno in tre lotti, e si bonificherà il materiale prima di deporlo definitivamente. È previsto anche un controllo dei pozzi profondi. Fra il vicino campo sportivo ed il biotopo verranno piantati dei cespugli.

È stato quindi accettato il ricorso di un privato contro il rigetto del progetto della cava  Haman nel comune di Sarentino. “Ci eravamo opposti per ragioni di sicurezza, ed in particolare per problemi di stabilità del terreno nei pressi del vicino torrente”, spiega il dott. Huber. Ora il committente ha presentato delle modifiche al progetto originario, in modo tale da migliorare la sicurezza dell’impianto che produrrà 24.000 metri cubi di ghiaia su 5.500 metri quadri di superficie. È previsto anche l’allargamento di una strada agricola.

Tre masi di Acereto, nel comune di Campo Tures, potranno costruire una centralina idroelettrica per rifornirsi di energia. L’impianto, in funzione da giugno ad ottobre, fornirà 21 kw grazie all’utilizzo di 10 l/s di acqua in caduta per 215 metri.

Sempre a Campo Tures, il Comune intende realizzare un ponte, un marciapiede e l’allacciamento alla rete fognaria nella zona “Stillwager”. Il marciapiede sarà lungo 192 metri, mentre il ponte sul fiume Aurino, in legno, sarà di 32 metri. A margine della strada, non asfaltata, verrà realizzata la canalizzazione per le acque di scolo. I direttori VIA non hanno sollevato eccezioni.

Via libera anche all’acquedotto per acqua potabile ed antincendio, con una nuova presa d’acqua, a Stafelsberg, nel comune di S.Pancrazio. Esso servirà 9 masi, sarà dotato di nuove tubature e di un serbatoio per ogni maso. I due masi più alti avranno anche, oltre al serbatoio da 150 metri cubi per uso normale, un serbatoio da 50 metri cubi a scopo irriguo.

Pure il progetto, presentato da un privato, di spianamento, drenaggio e risanamento dell’impianto irriguo al maso Kaspareth, nel comune di Tubre, potrà essere eseguito. Si tratta di una superficie di 42.000 metri in tutto, da attrezzare con 330 metri di drenaggi. 3,5 ettari di questa zona saranno da irrigare. I direttori hanno stabilito che non potranno essere sradicati gli alberi ed i cespugli al margine di quest’area, e che si dovrà rispettare una distanza di 5 metri dal bosco.

Si potrà procedere anche al risanamento della strada forestale Stadlern a Valle S.Silvestro, nel comune di Dobbiaco, come richiesto dal Consorzio per il miglioramento del suolo Dobbiaco-Valle S.Silvestro. Si tratta di un tratto di 60 metri di una strada lunga complessivamente 1.5 km e larga 3 metri. Saranno realizzati due muri, e creati gli accessi ad alcuni masi. Inoltre, verranno installati i guard-rails e creati i necessari drenaggi.

Il livello di falda del depuratore di Bronzolo è piuttosto alto, e c’è il rischio che debordi. Per questo motivo i direttori VIA hanno approvato il progetto della KB “Gies von Branzoll” relativo alla costruzione di 12 pozzi: in caso di aumento della pressione, essi potranno offrire una via d’uscita all’acqua della falda.

 

 

 

MC