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Nuovo Piano paesaggistico di Racines

Il Piano paesaggistico di Racines, risalente al 1984, è stato di recente rielaborato, con l’introduzione di misure di conservazione e sviluppo ecologico del paesaggio. Le novità sono rappresentate da tre zone di tutela paesaggistica, due biotopi, alcuni monumenti naturali, la tutela di zone umide e di boschi ripariali. Il nuovo Piano è stato approvato dalla Ima Commissione provinciale per la Tutela del Paesaggio nel corso dell’ultima seduta.

La gola Achrainschlucht è inserita nel nuovo Piano come Momumento naturale
Dal 1984 il Piano paesaggistico di Racines, in Alta val d’Isarco, non aveva subito alcuna modifica. Tuttavia, poiché le esigenze di tutela ambientale e paesaggistica sono cambiate negli ultimi due decenni, si è resa necessaria l’intera revisione del documento, con l’introduzione di nuovi limiti e tutele. Il nuovo Piano è stato approvato dalla Ima Commissione provinciale per la Tutela del Paesaggio nel corso dell’ultima seduta, entrando immediatamente in vigore in attesa delle prese di posizione pubbliche e private che seguiranno alla esposizione presso la sede comunale. Dopo le eventuali modifiche, toccherà alla Giunta provinciale la decisione finale in merito.

Il nuovo Piano riguarda l’intero territorio comunale, che si estende dal versante occidentale della conca di Vipiteno fino allo spartiacque verso la val Passiria, ed è composto dalle Valli Ridanna, Racines e Giovo. Si tratta di 200 kmq di superficie suddivisi in sette frazioni, caratterizzate dalla presenza di numerosi masi singoli in cui abitano 4.000 persone. “Su questo territorio”, spiega il direttore dell’Ufficio Ecologia del paesaggio Martin Schweiggl, “sono stati introdotti nuovi vincoli, a tutela di particolari e caratteristici elementi del paesaggio. Sono stati identificati due biotopi, numerosi monumenti naturali e tre ampie zone di tutela paesaggistica”.

Una delle quattro zone di tutela paesaggistica comprende il settore lungo 4 km lungo il rio Ridanna tra Mareta e Casateia, in passato valutato in un Piano a se stante, relativo al rio. Le altre tre zone sono la zona montuosa di Ridanna di Dentro, vale a dire le due valli al di sopra del museo minerario di Masseria, valle del Rio di Montarso e valle di Lazzago; l’area boschiva, alpina e rocciosa di Racines di Dentro insieme a quella che si estende dalla Fladingalm alla Gleckalm fino alla Forcella di Racines, caratterizzata da malghe isolate ed ambiente selvaggio;, e la zona Platschjoch, area di riposo isolata tra la valle di Racines e la val di Giovo.

I nuovi biotopi, che vanno ad aggiungersi allo Schönau ed all’Entholzmoos, sono due. L’Angererau si trova poco prima di Mareta, tra il confine comunale con Vipiteno ed una segheria, lungo la riva destra del Rio Ridanna. L’obiettivo della classificazione a biotopo di questa zona è la tutela e lo sviluppo dei pochi ontani rimasti lungo le rive dello Schlossbach. Il biotopo Außerwumblsmoos è invece un ambiente umido che comprende tre paludi, Klingermoos, Wildenmoos ed Außerwumblsmoos. Si tratta del complesso di zone umide più ampio ed importante dell’intera Alpe di Racines.

Come monumenti naturali, oltre ai già presenti Gilfenklamm, con l’abete rosso alla sua entrata, ai castagni che crescono allo sbocco della val di Racines, ad una serie di laghi di alta montagna ed alle cascate Agls, sono stati considerati l’Aglsboden, un ampio delta di torrente unico nel suo genere in Alto Adige, la Rusterau, alla confluenza dl Rio Ridanna con il Rio di Giovo, Gli Sprengmoos, Untergerinemoos e Kerschbaummoos, il lago di montagna Geseebe, la gola Achenrainschlucht fra Untergerine e Mareta.

Quali zone di rispetto, infine, il nuovo Piano paesaggistico di Racines individua le colline delle chiese di Colle e Val di Mezzo, i dintorni della chiesa parrocchiale di Mareta e del castello Wolfsthurn, i nuclei abitati di Telves di Sotto e di Sopra, la zona che precede il gruppo di case “Gasse” e zone intatte dell’Alta val Ridanna.

MC