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Dolomiti patrimonio naturale: un marchio di qualità secondo l'assessore Laimer

"Il segno distintivo di patrimonio mondiale naturale conferito dall'Unesco è un sigillo di qualità unico e dal valore inestimabile con un grande effetto di promozione": così l'assessore provinciale all'Ambiente Michl Laimer commenta la decisione della Provincia (si veda comunicato USP n. 92) relativa alla pratica di riconoscimento riguardante le Dolomiti e che coinvolge anche cinque parchi naturali.

Il grafico delle Dolomiti possibile patrimonio naturale
"Nella individuazione dell'area da definire patrimonio naturale mondiale delle Dolomiti intendiamo coinvolgere anche i cinque parchi naturali già esistenti di Monte Corno, Puez-Geisler, Sciliar, Fanes-Senes-Braies e Dolomiti di Sesto, con una superficie complessiva di 61.173 ettari", spiega l'assessore Laimer, che ha presentato alla Giunta la proposta di proseguire sulla strada del riconoscimento Unesco. Questa soluzione è la più semplice, può essere sostenuta da tutti e significare una enorme valorizzazione di tutta la zona dolomitica. 

Per la richiesta di inserimento nella lista dell'Unesco vanno definiti nei parchi naturali dei cosiddetti "nuclei centrali", mentre la restante area del parco può essere considerata zona marginale. "Dovessimo ottenere dall'Unesco il riconoscimento di patrimonio naturale mondiale per le Dolomiti, ci vogliamo impegnare a conservare l'unicità, i caratteri originali e l'integrità delle aree premiate", conclude Laimer.

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