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Protocollo di Kyoto: l'assessore Laimer sottolinea i progressi dell'Alto Adige

Domani (mercoledì 16) entra in vigore il Protocollo di Kyoto, documento che impegna 141 Paesi a ridurre le emissioni di gas: l'Alto Adige è già sulla buona strada, come sottolinea l'assessore provinciale all'Ambiente e all'energia Michl Laimer ricordando le numerose misure avviate dalla Provincia.

L'obiettivo del Protocollo di Kyoto è una riduzione media del 5,2% nel periodo 2008-2012, rispetto ai valori del 1990, di emissione dei gas ritenuti responsabili del surriscaldamento del pianeta. "Con oltre il 15% di riduzione rispetto a 15 anni fa in Alto Adige abbiamo raggiunto da tempo quel valore - sottolinea l'assessore Laimer - grazie a una politica costante nel settore dell'ambiente, del clima e dell'energia."

La giornata di domani, con l'entrata in vigore ufficiale del Protocollo, può essere considerata storica per il clima del globo e per i 141 Paesi che hanno già ratificato il documento. Ma serve, anche in Italia, una più incisiva politica a favore del clima, specifica Laimer: "Secondo il motto pensare globalmente-agire localmente, l'Alto Adige ha sviluppato diverse strategie per contenere le emissioni di gas, con risultati significativi rispetto alla situazione del 1990. Abbiamo favorito la conversione all'energia alternativa e alle fonti rinnovabili, che comporta anche minori emissioni nocive e maggiore autonomia nell'approvvigionamento energetico." Attualmente le fonti rinnovabili (tra cui acqua e biogas) coprono circa il 42% del fabbisogno totale di energia in Alto Adige. "Un dato che ci pone all'avanguardia a livello internazionale", ricorda Laimer. La Provincia di Bolzano punta inoltre, e con successo, sugli impianti di teleriscaldamento a biomassa, che coprono oggi il 17% del fabbisogno totale: 29 impianti sono già funzionanti e altri 5 sono in arrivo: "Consentono di sostituire complessivamente 36 milioni di litri di gasolio e di risparmiare 104mila tonnellate di Co2 all'anno."

L'assessore provinciale all'Ambiente e energia ricorda inoltre che la più diffusa fonte rinnovabile in Alto Adige resta l'energia solare, testimoniata sul territorio dai 13.863 impianti per una superficie di 145mila mq (un terzo del totale nazionale) e sostenuta dai contributi dell'ente pubblico. L'energia solare copre l'1,2% del fabbisogno locale, con un risparmio annuo di circa 8,7 milioni di litri di gasolio, corrispondente a 25.230 tonnellate di Co2 in meno nell'atmosfera. 

A partire dal 12 gennaio scorso, inoltre, tutte le nuove case costruite in Alto Adige devono rispettare lo standard minimo di risparmio energetico corrispondente alla CasaClima di classe “C”, cioè meno di 7 litri di combustibile per metro quadro l’anno. Lo prevede il nuovo regolamento di esecuzione della legge urbanistica provinciale in materia di risparmio energetico, che riguarda gli edifici destinati ad abitazioni ed uffici. 

Sempre con riferimento all'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, Laimer conferma che il motivo di preoccupazione resta il traffico: "C'è ancora molto da fare, anche se le prime iniziative vanno nella direzione giusta: la Giunta provinciale ha investito molto in moderni sistemi di misurazione delle emissioni e di monitoraggio della qualità dell'aria, come anche nel potenziamento del trasporto pubblico e nell'uso del filtro antiparticolato." Laimer ribadisce comunque la necessità di sensibilizzare e spingere la popolazione alla rinuncia, ove possibile, all'uso quotidiano del veicolo privato e contemporaneamente riconosce l'esigenza di offrire soluzioni alternative al traffico individuale. "Una di queste è l'ampliamento della rete delle piste ciclabili, sulla quale la Giunta provinciale sta investendo molto. Ma penso anche a carsharing e carpooling." Infine l'assessore Laimer ricorda l'attività di educazione all'ambiente promossa nelle scuole e tra i giovani in generale attraverso vari progetti riguardanti la tutela del clima e la mobilità sostenibile.

pf