Analisi biologiche

Analisi biologiche
Habitat per piante e animali - il torrente Aurino (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Le indagini biologiche dei corsi d'acqua rilevano la presenza di vari animali e piante. Il risultato è la valutazione della , che indica quanto un corso d'acqua è adatto come habitat per piante e animali. La qualità biologica delle acque viene suddivisa in cinque classi:  la prima classe corrisponde a uno stato elevato e la quinta a uno stato scarso.

Le cinque classi di qualità delle acque
Classe di qualità
Stato
I
elevato
II
buono
III sufficiente
IV scarso
V cattivo

Nei corsi d’acqua altoatesini vengono valutati pesci, macrozoobenthos e diatomee. I risultati delle valutazioni per ciascun gruppo vengono accorpati in un giudizio biologico complessivo corrispondente al peggior risultato individuale.

Campionamento

Nella stazione di campionamento, costituita da un tratto di lunghezza di circa 100 m, il metodo di lavoro si basa su approccio quantitativo. Si procede al campionamento, effettuato dall'Ufficio Caccia e pesca, esclusivamente con tecnica di elettro-pesca utilizzando un elettrostorditore a zainetto ("spallabile") alimentato a batteria o a motore. Il monitoraggio è svolto percorrendo il tratto stabilito da valle verso monte. Tranne il caso in cui alla prima passata non venga catturato alcun pesce e si stabilisca di non procedere oltre nel campionamento (comunità pressoché inesistente), si devono eseguire almeno due passate.

La squadra che opera in alveo dovrà essere costituita da un minimo di cinque operatori (uno al funzionamento e controllo dell'elettrostorditore, uno al polo positivo, due muniti di guadino e uno adibito al trasporto dei pesci alle vasche di stabulazione).

Elettro-pesca (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)
Elettro-pesca (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Valutazione

Concluse le operazioni di elettropesca, si procede alle misurazioni necessarie per stabilire la struttura di popolazione presente (misura, peso, note particolari e foto), dopodiché gli esemplari devono essere rilasciati nel tratto stesso in cui sono stati catturati.

Con i dati raccolti si calcola il nuovo indice di stato ecologico delle comunità ittiche (NISECI) e la corrispondente classe di qualità considerando i seguenti tre fattori:

- presenza di specie indigene

- condizione biologica (in base alla struttura di popolazione per classi di età e biomassa) di specie indigene

- presenza e condizione biologica di specie alloctone e di ibridi.



Informazioni generali

Il macrozoobenthos è composto da diversi animali invertebrati che vivono sul fondo dell’alveo, come larve di insetti (plecotteri, efemerotteri, tricotteri, ditteri, coleotteri, odonati, eterotteri), crostacei, gasteropodi, molluschi, anellidi, irudinei, turbellari e altri.

Diversi macroinvertebrati  (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente)
Diversi macroinvertebrati  (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente)

Le diverse biocenosi bentoniche reagiscono in modi diversi alle varie condizioni ambientali e quindi, dalla composizione di ciascuna biocenosi osservata si possono trarre indicazioni indirette sui diversi fattori ambientali. Inoltre, poiché questi organismi hanno dei cicli vitali relativamente lunghi (con uno stadio larvale che oscilla tra pochi mesi e vari anni), forniscono un dato sull'impatto subito dal corso d'acqua in questione ad opera dei fattori più disparati, non solo chimici e fisici, ma anche idrologici e morfologici su un arco temporale più largo.

Il macrozoobenthos viene esaminato regolarmente dal Laboratorio biologico su circa 140 punti di campionamento (vedi Geobrowser, tematismo “Qualità delle acque”) distribuiti sui fiumi e torrenti dell’Alto Adige.

Il campionamento

Il campionamento del macrozoobenthos va effettuato secondo il metodo "Multi habitat sampling" che significa campionamento in diversi habitat. In sostanza, prima di iniziare a raccogliere i campioni, nel tratto del corso d'acqua da esaminare si esegue una stima della composizione del substrato dell'alveo, rilevando il grado di copertura delle componenti minerali (fango, sabbia, ghiaia, pietre di vari classi di grandezza) e delle componenti biotiche (come foglie cadute, macrofite e legno morto). Poi si stabilisce in quali punti prelevare i dieci campioni quantitativi paralleli, ponderati in base alla frequenza delle categorie di substrato nel corpo idrico. Per esempio, se il 30 % del fondo dell'alveo è coperto da ciottoli grandi, tre campioni verranno prelevati da questo substrato ossia dal habitat di "grandi ciottoli". Materialmente, il campionamento si esegue utilizzando un retino (con luce da 500 μm ) su cui viene applicato un quadrato con una superficie di 0,1 m². E su questa superficie viene campionato il substrato. In totale, quindi, i dieci campioni paralleli corrispondono ad una superficie d'indagine di 1 m². Successivamente il campione viene smistato in campo. Di ogni taxon viene contato o stimato il numero di individui. La determinazione degli organismi viene verificata in laboratorio al microscopio.

Campionamento del macrozoobenthos  (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)
Campionamento del macrozoobenthos (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Valutazione

In questo modo si ottiene un elenco delle specie con i rispettivi numeri di individui, in base al quale si possono calcolare diversi indici. Gli indici vengono sintetizzati nell'indice STAR.ICM e il risultato viene assegnato ad una classe di qualità.

Informazioni generali

Le diatomee sono alghe unicellulari, che si insediano nei corsi d'acqua o lungo le loro rive, su pietre (diatomee epilitiche), su piante acquatiche (diatomee epifitiche) o sul sedimento (diatomee epipeliche). La loro membrana cellulare contiene silicio e si compone di due valve che s'incastrano l'una nell'altra alla stregua di una scatola e del suo coperchio, assumendo forme e strutture caratteristiche. La loro dimensione è di qualche micron.

Alcune specie sono molto sensibili all'inquinamento delle acque, altre invece no. La composizione delle specie induce lo stato di qualità del corpo idrico esaminato.

Diatomee al microscopio (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)
Diatomee al microscopio (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Campionamento e valutazione

Il campionamento viene eseguito due volte l'anno dal Laboratorio biologico e consiste nel raschiare con una spazzola le diatomee da quattro o cinque pietre, trasportandole poi in laboratorio. In laboratorio il preparato fresco viene esaminato al microscopio. Successivamente si realizza un preparato permanente che può essere esaminato al microscopio con almeno mille ingrandimenti. Nel preparato si determinano e si contano almeno 400 valve a livello di specie.

In questo modo si ottiene un elenco delle specie con i rispettivi numeri di individui, in base al quale si possono calcolare diversi indici. Per la classificazione secondo le cinque classi di qualità (vedi tabella) viene usato l'Indice Multimetrico di Intercalibrazione" (ICMi). 


Contatto: Laboratorio biologico