Applicazione di prodotti fitosanitari nelle aree di tutela

Applicazione di prodotti fitosanitari nelle aree di tutela
Frutteto (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Tutelare l’integrità e la qualità dell'acqua sotterranea è l'obiettivo delle Aree di tutela dell'acqua potabile.

Oltre allo spargimento di liquami di origine zootecnica e il pascolo in prossimità di sorgenti e pozzi, anche l’applicazione di fitofarmaci può avere effetti sull’acqua potabile. Sebbene le fonti dell’acqua potabile siano ben protette da strati poco permeabili, alcune sostanze pericolose possono infiltrarsi nel sottosuolo inquinando l'acqua potabile. È quindi necessario valutare gli impatti e provvedere con particolari vincoli per evitare contaminazioni.

L'applicazione di fertilizzanti e prodotti fitosanitari nelle aree di tutela dell’acqua potabile è regolamentata con apposita Deliberazione della Giunta provinciale. Questa definisce, oltre alle imitazioni riguardanti l'applicazione dei prodotti fitosanitari, anche i monitoraggi da eseguire sulle fonti del sistema idropotabile pubblico potenzialmente esposto. Sono proprio questi specifici monitoraggi che rappresentano la base per la regolamentazione delle disposizioni.

Il monitoraggio

I campioni vengono prelevati dai punti di approvvigionamento degli acquedotti idropotabili pubblici che si trovano direttamente in zone di coltivazioni agricole intensive o per i quali almeno il 20 percento del bacino idrografico è utilizzato intensivamente per scopi agricoli (frutteti, vigneti, ortaggi e seminativi) o dove è presumibile un altro impiego rilevante di prodotti fitosanitari.

In caso di rilevamento di principi attivi dei prodotti fitosanitari in quantità pari o superiori a un decimo del limite massimo consentito per legge, il gestore dell’acquedotto potabile viene informato e viene effettuato un secondo prelievo di campioni con ripetizione delle analisi dell'acqua. In caso di conferma del rilevamento di principi attivi dei prodotti fitosanitari o dei loro metaboliti, il gestore dell’acquedotto potabile effettua analisi aggiuntive ogni sei mesi e informa l'Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche.

Nel caso in cui i valori si situino nell'intervallo del limite consentito, l'Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche può richiedere al gestore l'esecuzione di un'analisi ambientale e l’implementazione di misure preventive.

Diversa la situazione in caso di superamento del limite di accettabilità dove scattano misure risolutive al primo rilevamento.

Ulteriori informazioni sui pesticidi in Alto Adige e i risultati del monitoraggio sul territorio sono scaricabili qui.


Riferimenti normativi
: consulta la pagina sulla legislazione

Contatto: Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche