Elenco delle acque minerali e termali e con caratteristiche particolari

La Giunta Provinciale con la Deliberazione del 31.07.2018 n.752 ha individuato 37 sorgenti minerali, termali e con caratteristiche chimiche particolari inserendole in un'apposita lista. Esse sono state selezionate tra un gran numero di fonti utilizzate nel tempo nei bagni rustici locali, dove venivano eseguite cure idropiniche e bagni o già imbottigliate e commercializzate.

19. Bagni di S. Candido / Lavaredo - S. Candido

Bagni di S. Candido / Lavaredo - Comune di S. Candido 1320 m s.l.m.

Bagni di S. Candido / Lavaredo - sorgente (Foto Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima, Uff. Gestione sostenibile delle risorse idriche,2016)

Le origini dei Bagni di San Candido risalgono presumibilmente all'epoca illirica e romana, infatti nella zona sono state ritrovate anfore e monete risalenti dal 70 fino al 160 d.C. Le prime annotazioni sui bagni di San Candido risalgono all'anno 1586.
Ai bagni di San Candido appartengono da sempre cinque sorgenti: Lavaredo, Imperatore, Sulfurea, Fiera e Candida. Le prime quattro sono state riconosciute come acque minerali.
L'acqua della sorgente Lavaredo viene classificata come mediamente mineralizzata, solfata, fluorata, calcica, magnesiaca . Essa contiene iodio e tracce di bario, bromo e rame. (conducibilitá: 1480 µS/cm, temperatura: 7°C).
L'acqua della sorgente Lavaredo viene confezionata in bottiglie e commercializzata come acqua minerale

Come raggiungere la sorgente
Dalla statale della Pusteria, tra Monguelfo e Villa Bassa si devia in direzione Braies. Dopo 2,5 km si giunge ad un incrocio dal quale proseguendo verso destra si raggiunge il Lago di Braies e verso sinistra Braies Vecchia. Da qui dopo altri 2 km si trova la deviazione a sinistra per il complesso dei Bagni di Braies Vecchia (200 m).

LB

Oasi della quiete presso sorgenti con caratteristiche chimiche particolari

Le Oasi della quiete presso le sorgenti con caratteristiche chimiche particolari hanno permesso di valorizzare l'antica tradizione dei bagni rustici dell'Alto Adige, dando l'opportunità di conoscere queste fonti. L'Ufficio provinciale Gestione sostenibile delle risorse idriche si è assunto il compito, non solo di descrivere la varietà delle acque dell'Alto Adige installando cartelli informativi, ma valorizzando le sorgenti alla loro origine, risanandole e captandole nuovamente. Presso l'oasi della quiete, l'acqua della sorgente sgorga da una fontana offrendo così la possibilità al visitatore di assaggiarla e di apprezzarne luogo e paesaggio. L'acqua che percorre il bacino imbrifero fino alla sorgente scorre attraverso le rocce e si arricchisce di elementi contenuti in esse. Sulla roccia sagomata presente nell'oasi, realizzata in roccia tipica della zona, viene fatta scorrere l'acqua riproducendo questo percorso.

Info

Le opere sono realizzate in collaborazione con l' Agenzia per la Protezione civile. Qui a lato l'elenco completo.

Oasi della quiete (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Contatto: Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche